Guy Kawasaki: i 10 consigli per lanciare la tua startup dal primo chief evangelist di Apple

La settimana scorsa ho partecipato al Pioneer Summit, un evento di tre giorni su startup, tecnologia e innovazione organizzato da GSVlabs a Redwood City.

È stato un evento illuminante.

Sono intervenuti alcuni tra i più famosi imprenditori della Silicon Valley come Phil Libin di Evernote, Anne Wojcicki di 23andMe e Marco Zappacosta di Thumbtack (che ha appena concluso un round di finanziamento da 125 milioni di dollari).

Contemporaneamente – aspetto che mi interessava di più – si è parlato di come diventare così grandi e di successo.

A proposito di questo, uno degli interventi che più mi ha colpito è stato quello di Guy Kawasaki, former chief evangelist di Apple, trustee della Wikimedia Foundation, chief evangelist di Canva (per chi non lo conoscesse > www.guykawasaki.com).
Un’icona in Silicon Valley.
“The Art of the Start 2.0” era il titolo del suo intervento: i 10 aspetti fondamentali da tenere in considerazione quando si parte con una nuova startup.
In un’ora di talk ha tenuto una sala di 200 persone incollate alla sedia, in un silenzio religioso.

Io ho preso appunti freneticamente, mi sembrava di essere tornata all’Università.
Li trovate qui sotto.

Guy Kawasaki - The Art of The Start 2.0

Guy ha organizzato il suo talk in 10 punti:

“I love top 10 format: if you think I suck, at least you’ll know how much longer I will suck!”

1. Ask simple questions

  • Quali sono le implicazioni del tuo prodotto? 
    Pensa sempre a quali sono le conseguenze della tua vision, cosa stai creando e quali sono le ripercussioni sul tuo mercato (ad esempio: stai creando una nuova nicchia? L’acquisto del tuo prodotto implica anche la necessità di acquistare altri componenti?).
  • Come posso utilizzare quest’innovazione?
    Prima di inscatolare il tuo prodotto o la tua idea in un mercato prova a guardarla a 360° e a immaginarti tutti gli usi possibili. Potresti avere delle sorprese.
  • C’è un modo migliore per realizzarlo?
    Vuoi realizzare il tuo prodotto utilizzando una determinata tecnologia perché è la migliore o perché è quella che conosci meglio? Sei sicuro di star facendo la scelta migliore?
2. Make an MVVVP
  • Viable:
    un prodotto base e in evoluzione, volto a testare il mercato attraverso un processo iterativo di generazione di idee, prototipazione, presentazione, raccolta dati, analisi e apprendimento.
  • Valuable:
    che esprima valore, che dia un beneficio significativo al cliente già dalla prima release.
  • Validating:
    che ti permetta di “validare” la tua vision, la tua idea di come si evolverà il tuo mercato.

Guy Kawasaki at GSVlabs

3. Get going 
  • Costruisci qualcosa per cui imbarazzarti in futuro (Do something cringeworthy)
    Quello che stai costruendo oggi deve essere il più imbarazzante possibile, ripensandoci, tra tre anni. Solo in questo modo sai che davvero stai innovando e ti stai evolvendo.

    “You should look back and think “what were we thinking?“, it means that you survived and evolved”.

  • Trova la tua anima gemella
    Trova una persona che ti completi a livello professionale (se sei la persona che sviluppa tecnicamente l’idea, cerca qualcuno che te la venda, e viceversa) ma che abbia la tua stessa vision del prodotto e del mondo in generale.

    “You will need two person: one is going to make it, the other one is going to sell it, everything else is bullshit”

  • Crea un mantra per la tua startup
    Pensa a due o tre parole che possano descrivere chiaramente cosa fai e qual è la tua vision. Il mantra aiuterà te ad avere sempre chiaro l’obbiettivo e i tuoi clienti a sentirsi parte di qualcosa di grande.
    Esempio: Wikipedia democratize knowledge.
4. Design a business model
  • Sii specifico
    Pensa a un target preciso e a una maniera univoca e chiara per vendergli il tuo prodotto.

    “Specify a particular person: that person has your future money in his pocket, how do you get those money from his pocket to yours?”

  • Keep it simple
    Non reinventare la ruota, cerca di utilizzare modelli di business già validati.
  • Chiedi alle donne che conosci cosa ne pensano (ma non a tua mamma!)
    Gli uomini sono sempre meno oggettivi, tendono a immedesimarsi nel tuo entusiasmo, i loro consigli rischiano di essere di parte.
    Le donne hanno la predisposizione naturale ad analizzare le cose a 360°, a vedere tutti gli aspetti e le implicazioni di un problema.

    “Ask women about your business model: men have a genetic problem, they want to kill things: “yes, you have a good idea, you should kill your competitor!”. Women are predisposed to stop and think more, to see things 360°.”

Guy Kawasaki at Pioneer Summit

5. Weave a MATT (define your priorities)
  • M come Milestone
    Datti degli obbiettivi chiari e con scadenze temporali realistiche.
    Esempio: finire il mockup entro la fine di ottobre, rilasciare la beta il 25 di novembre.
  • A come Assumption
    Fai delle ipotesi sulle tue azioni, fanne tante specifiche e spezzettale in più “unità” possibili, e poi verificale una per una. Riesci davvero a farle tutte? Stai facendo un’ipotesi di tempistiche/azioni realistica?

    “Are you actually realistic in what you want to do?”

  • T come Test
    Fai testare il tuo prodotto a persone che non conosci, più lontane possibili dalla tua cerchia. Esci fuori dal tuo “nido”, più gradi di separazione ci sono tra te e i tuoi tester e meglio è.
    Non ti fidare dei beta tester, non ti dicono la verità per tanti motivi: probabilmente sono tuoi amici o conoscenti, si sentono onorati ad essere stati scelti, non vogliono passare per quelli che spezzano i sogni.

    “People don’t say <<Your baby is ugly>>.”

  • T come Tasks
    Crea delle to do list, dei compiti per ognuno del tuo team e mettili in ordine di importanza. All’inizio controlla tu il processo: fai in modo che le to do list di ognuno siano intrecciate in maniera tale da non bloccare l’uno il lavoro dell’altro.

Guy Kawasaki

6. Tell your story
  • Distinguiti dai tuoi concorrenti
    Se state dicendo la stessa cosa con le stesse parole (innovativo, rivoluzionario, brevettato) c’è qualcosa che non va. Le persone hanno un particolare filtro spegni-attenzione per le parole già sentite, cerca di non usarle.
  • Mettila sul personale
    Le storie delle grandi aziende riguardano tutte delle necessità o dei sogni personali dei fondatori (Jobs e Wozniak hanno costruito il primo Macintosh perché volevano un computer che rispondesse alle loro necessità).
    Quando parli della tua idea, racconta la tua storia: parla di te, dei tuoi figli, di tua mamma. Anche se non è vero niente. Inventa la tua storia se non ne hai una vera. Nessuno vuole sentire “ero davanti al computer e mi è venuta un’idea”, la gente vuole sentire delle storie di vita personale in cui credere e immedesimarsi.
  • Segui la regola del 10-20-30
    Quando presenti la tua idea ricordati sempre la regola 10-20-30:
    10 slide
    20 minuti
    30 punti di grandezza del font
    Oppure per calcolare la corretta dimensione del font fai così: prendi l’età della persona più anziana del tuo pubblico e dividila per 2, quella è la dimensione minima del tuo font.

    “Big font forces you to get to the point of your slide.”

  • Scrivi le tue slide su fondo nero con testo bianco
    Le tue parole sembreranno più serie (pensa alla solennità dei titoli di coda dei film, sono sempre testi bianchi su sfondo nero).
    In più, se lo schermo in cui devi fare la presentazione è 16:9, eviterai di far veder le bande nere sopra e sotto la presentazione, rendendola più elegante (ci sarà continuità tra il tuo sfondo e lo sfondo dello schermo).

Guy Kawasaki - tell your story

7. Hire “infected” people
  • Dai importanza alle caratteristiche fondamentali, ignora quelle secondarie
    Scegli una persona in base a quello che davvero ti importa. Se un candidato ha un curriculum perfetto, ma non è abbastanza innamorato del tuo prodotto, lascia perdere. Scegli piuttosto qualcuno che possa dare il suo 100% sulla tua idea anche se sulla carta non è perfetto.
  • Assumi persone migliori di te
    Non sei tu il centro della questione, ma la tua idea.
    E per lei vuoi il meglio del meglio.
  • Fai il test del centro commerciale
    Quando devi scegliere se assumere o no qualcuno immaginati di incontrarlo al centro commerciale.
    Lo vedi da lontano insieme alla sua fidanzata, cosa fai?
    A) gli vai incontro, lo saluti con entusiasmo e ti presenti alla sua fidanzata
    B) lo saluti da lontano con la mano
    C) lo eviti perché non sai bene cosa dirgli
    Se la tua risposta è A assumilo, se è B o C lascia perdere.

    “Startups are families.”

8. Socialize
  • Completa e perfeziona i tuoi profili online
    Quando la voce del lancio della tua startup inizierà a girare, le persone inizieranno a Googlare il tuo nome: fatti trovare pronto.
    Scegli un’immagine del profilo (possibilmente unica su tutti i social) che possa comunicare affidabilità e professionalità.
    Completa tutti i campi disponibili, lasciare i profili a metà indica pigrizia.
    Aggiorna a scadenze regolari tutti i tuoi profili: comunica che sei una persona costante, che non abbandona le cose a metà.
    Scegli un’immagine di copertina che parli di te e di una tua passione (non mettere una foto di gruppo o di nuovo la tua faccia, a chi osserva non comunica nulla, scegli piuttosto la foto di un tuo viaggio, di una conferenza, del tuo sport preferito).
  • Condividi contenuti utili per il tuo contesto
    Non pubblicare solo contenuti relativi al tuo progetto/blog/sito.
    Per ogni 10 post cerca di pubblicarne 9 relativi al tuo settore in generale – che creino valore – e 1 che ti riguarda (scritto da te o che parla della tua startup).

    “If you always give good content, once in a while you gain the right to sell yourself.”

  • Testa i tuoi contenuti sulla base delle condivisioni che producono
    I tuoi follower/amici hanno apprezzato il tuo contenuto abbastanza da volerci mettere la faccia, da condividerlo con i loro follower/amici?

    “There are two people in the world: the ones who want more followers and the ones who lie.”

9. Seed the clouds
  • Lascia la porta aperta
    Fai entrare tutte le possibilità, ascolta tutti i consigli (non seguirli per forza però!), dai la possibilità ai tuoi utenti di parlarti, non forzare il prodotto.

    “Let a thousand flowers bloom.”

  • Lascia il prodotto nelle mani dei tuoi utenti senza istruzioni
    Fidati dei tuoi utenti, sono loro che devono usare il tuo prodotto, sono loro che alla fine ti pagano (o che fanno in modo che qualcuno ti paghi). Non fissarti su una precisa evoluzione del tuo prodotto, puoi non aver capito qualcosa che invece i tuoi utenti hanno capito tramite la loro esperienza diretta di utilizzo.


    “If you made your product for A use and your customers use it for B don’t care, take the money, they are right.”

  • Trova i tuoi influencer
    Quelli veri, non per forza quelli famosi. I tuoi influencer sono quelli che veramente amano il tuo prodotto, quelli che sono disposti a metterci la faccia gratuitamente, quelli che parlano agli altri di te senza che tu glielo chieda. Investi su di loro.
    Mandare il tuo comunicato stampa ai blog di settore è importante quanto rispondere al tweet di un appassionato del tuo prodotto con 50 follower. Può essere che l’appassionato riesca a farti vendere il tuo prodotto a tutti e 50 i suoi follower perché è spinto dalla passione, dandoti dei risultati significativi quanto i blog di settore.
10. Don’t let clowns grind you down
  • Ricco e famoso = sicuramente fortunato, non per forza anche saggio
    Le persone possono essere “di successo” per tanti motivi, non è detto che siano esperti del tuo settore. Ascolta sempre i consigli di tutti, ma filtrali.
  • Se sei in dubbio, prova

Guy Kawasaki - Don't let clowns grind you downThere is no reason why anyone would want a computer in their home