“Io aiuto te, che aiuti qualcuno, che poi aiuta me”: il post-TVLPx di Marco

[Il post è scritto da Marco, founder di FruttaWeb.com]

Non è una filastrocca, ma semplicemente quello che di più grande mi sono portato a casa dalla Silicon Valley.

Ero troppo abbacinato dell’emozione? Non sono stato capace di guardare abbastanza a fondo? Mi sono fermato alla superficialità delle relazioni interpersonali alle quali mi sono affacciato? Forse tutte e tre. O forse nessuna delle tre.

Marco Biasin

Sono davvero molto confusi e disordinati i ricordi di quei dieci giorni stupendi, a distanza ormai di 20 giorni dal nostro rientro in Italia.
Faccio fatica a quantificare in maniera precisa il peso aggiuntivo che questa avventura ha regalato al mio bagaglio culturale.

Ogni tanto penso di aver imparato qualcosa di specifico, come ad esempio il metodo giusto per attirare l’orecchio di un investitore nei primi dieci secondi; altre volte penso di aver conosciuto tantissime persone che possono aiutarmi a raggiungere il mio sogno; altre volte penso di aver semplicemente aggiunto una bandierina al mio mappamondo personale; altre volte ancora invece mi rendo conto di essermi portato a casa qualche migliaia di metri cubi di positività, euforia ed entusiasmo.

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La verità è che spesso penso di aver fatto tutte queste cose insieme, e non solo.

Anzi, alcune volte mi sfugge la cosa più importante: di aver imparato che la competizione imprenditoriale, specialmente nel mondo delle startup, a lungo termine non porta a niente.

Parlo di quella competizione tra persone che inseguono lo stesso sogno, in ambiti e settori simili ma non competitivi, dove spesso si pensa di ritrovarsi in una battaglia all’ultimo sangue. Quella è una competizione reciprocamente distruttiva, fatta di colpi bassi.

L’ambiente che ho potuto vedere in Silicon Valley, invece, mi è sembrato essere diverso da questo punto di vista.

È una community di aspiranti imprenditori che si aiutano reciprocamente, scambiandosi conoscenze di persone, eventi o informazioni utili, senza il principale obiettivo di avere un ritorno immediato puramente economico.

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C’è davvero l’idea di aiutare qualcuno, che aiuterà a sua volta qualcun’altro, che non sarà da meno quando verrà il mio momento di chiedere aiuto.
Un circolo virtuoso di aiuti.

E tutto questo è condito e ben amalgamato con un’umanità incredibile.

Abbiamo avuto l’onore di parlare con persone che occupano ruoli dirigenziali molto importanti e siamo sempre stati affascinati dalla semplicità con la quale è stato possibile scambiarci due chiacchiere.

Questo è un aspetto dal quale l’Italia, o meglio, l’italiano, dovrebbe forse prendere spunto se vi è davvero la volontà di ripartire come si deve, perché la possibilità di farlo è davvero dietro l’angolo.

[Marco – FruttaWeb.com]