[Giorno 9] Dove affondano le nostre radici?

[Il diario di oggi è scritto da Carlo Bergonzi, founder di M3datek]

Nella famiglia, nel gruppo di amici, nella scuola. L’Alma Mater nel nostro mondo italiano ha un significato, ora qui in California, ha tutto un altro sapore.

La sveglia oggi è stata spostata un pochino più avanti, e nonostante la pioggia ci spostiamo verso l’Università di Berkeley, per vedere il terreno fertile in cui sono cresciuti 22 Premi Nobel, di cui 7 per la chimica. È un mondo affascinante, veramente lontano dal nostro mondo accademico e universitario.

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Il campus è gigantesco, parliamo con Susan L. Giesecke, responsabile del centro di innovazione di Berkeley che ci fa da Cicerone per il giro nell’Università. Siamo entrati nel California Memorial Stadium, dove si respira aria di telefilm americano: il football americano e le confraternite siamo abituati a vederle solo nei telefilm, ma qui è realtà, è vivere appieno un pezzo di vita che determinerà definitivamente il corso delle tue scelte.

Scopriamo anche un pezzo di vita del nostro compagno di viaggio, Eddy, che proprio qui ha trascorso gran parte della sua vita: mangiamo i suoi “famosi” e buonissimi Bongo Burger come pranzo, prima di affrontare la strada che ci porta verso un pomeriggio che ha tutta l’aria di una centrifuga.

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Proviamo e riproviamo i nostri pitch, ad ogni prova cerchiamo di integrare, cambiare e migliorarci, sotto gli occhi di IdaRose, Stefano e Irene, il nostro primo pubblico.

Sotto una pioggia torrenziale usciamo dal Babson College verso il nostro palco: dopo avere osservato decine di presentazioni, è il nostro turno.

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L’apripalco è Pasquale: impeccabile racconta di camion e tracciabilità con la facilità con cui si parlerebbe di pizza e panini.

Uno dopo l’altro cerchiamo di smorzare la tensione, di raccontare il nostro mondo davanti ad investitori da milioni di dollari e avvocati.
Non è facile.
Dobbiamo uscire dalla nostra comfort zone, fare quel passo che magari ci aiuterà a definire il nostro futuro.

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Non è facile, ma è per questo che siamo qui: uscire dalla comfort zone e cercare di far diventare i sogni progetti.

[Carlo – M3datek]