[Giorno 3] L’ambiente ideale per realizzare i propri sogni

È il nostro terzo giorno di presenza a San Francisco, eppure con questo ritmo frenetico ho la sensazione di essere arrivata quindici giorni fa. Le giornate cominciano presto e finiscono tardi. Oggi cominciamo con una lezione su la proposizione di valore (ovvero, per gli anglofoni, la Value Proposition) e dei diversi modelli che possiamo usare per costruire la proposizione di valore perfetta. Dopo la teoria, tocca a noi scrivere e presentare la proposizione di valore della nostra startup al gruppo.

Arriva l’ora di pranzo. Abbiamo soli 50 minuti per dare sollievo alla nostra fame e andare al Rocket Space, uno spazio di coworking e incubatore dove molti degli incontri si svolgono. Siamo divisi in due gruppi, con due serial entrepreneur della Silicon Valley. La sessione è interessante, parliamo del nostro progetto più in dettaglio, riceviamo feedback sui punti importanti del pitch e accogliamo punti di vista diversi.

Dopodiché, ci trasferiamo a Runway dove ci aspetta il prossimo relatore: Evan Horowitz. Facciamo una visita dei locali e scopriamo che a Runway ha sede una startup italiana basata a San Francisco che produce piccole stampanti 3D per smartphone, ONO. Il posto sembra l’ambiente ideale per realizzare i propri sogni, per quanto poco ragionevoli possano essere. Rimango sempre colpita dall’energia che si libera da quei spazi di coworking dove si riuniscono decine di persone che pur lavorando in ambiti diversissimi hanno lo stesso obiettivo di portare al successo la propria idea.

La giornata finisce presso l’entrepreneurial center del NASDAQ con un bicchiere di vino e la presentazione del nuovo libro di Elliot Adams, The Startup Mixtape.

[Camille Bata]