Un’esperienza di vita per un domani consapevole: il pre-Silicon Valley di Cosimo Maria Palopoli

“Eppure c’era sempre uno, uno solo, uno che per primo… la vedeva. Magari era lì che stava mangiando, o passeggiando, semplicemente, sul ponte… magari era lì che si stava aggiustando i pantaloni… alzava la testa un attimo, buttava un occhio verso il mare… e la vedeva. Allora si inchiodava, lì dov’era, gli partiva il cuore a mille, e, sempre, tutte le maledette volte, giuro, sempre, si girava verso di noi, verso la nave, verso tutti, e gridava (piano e lentamente): l’America.”
– Alessandro Baricco, Novecento

Ho sempre sognato, sin dall’infanzia l’America… e non avrei mai immaginato, nella mia ingenuità, di poterla colmare attraverso il sogno americano: Silicon Valley.
Ho vissuto il mito della terra promessa quasi sempre, come un film di fantascienza, o come una storia scaturita dalla fervida immaginazione di un bambino entusiasta.
E adesso, eccoci qui.

Penso che questo viaggio, sia prima di tutto un’esperienza di vita. Da cui trarre il meglio, per poter crescere in un domani più consapevole.

Un’occasione per poter creare contatti, legami ed acquisire know-how su un mondo totalmente sconosciuto. Un’opportunità per poter conoscere i segreti dell’agroalimentare, secondo visuale “made in U.S.A”. Una possibilità per poter creare un network strategico di contatti.

Spero vivamente inoltre di poter ricevere ascolto ed accoglienza al mio progetto, sento che stavolta è la volta buona. La rivoluzione dell’agrofood sta arrivando: COLUMBUS’ EGG.

Non vedo l’ora di esplorare e conoscere realtà aziendali radicate sul territorio americano, filantropi e padri del business.

Ho il cuore a mille, la gioia e la spensieratezza di un bambino, ma anche tanta paura per la rapidità con cui sta accadendo tutto ciò. Dopo tutto, tra i dieci fortunati, io sono il più giovane della compagnia.

Ma come diceva il mio caro e vecchio amico Baden Powell: “Nella vita possiamo discernere tra lo stare inerti o guardare in avanti. Andiamo avanti, dunque, e col sorriso sulle labbra. E stiam pronti a partire. ESTOTE PARATI!”

Adesso vado a fare la valigia, che è meglio.

[Cosimo Maria Palopoli]