[Giorno 4 #MaketoCare] Il crowdfunding per dare vita a progetti di forte impatto sociale
La quarta giornata dell’esperienza in Silicon Valley è iniziata con una conferenza sul crowdfunding. Ci è stata presentata la piattaforma di crowdfunding CaringCrowd, che supporta progetti di organizzazioni no profit che lavorano per migliorare le condizioni di vita di persone in difficoltà in tutto il mondo. L’incontro è stato molto interessante, perché abbiamo avuto la possibilità di approfondire l’utilizzo del crowdfunding come modalità innovativa per dare vita a progetti di forte impatto sociale, provando a immaginare una possibile applicazione anche per Optical Wheelchair, il nostro progetto.
Dopo esserci concessi uno stop per ammirare il Golden Gate Bridge, ci siamo diretto a RocketSpace, uno spazio di coworking che raccoglie diverse startup e imprese tecnologiche. Qui abbiamo incontrato Stefano Caccia un imprenditore italiano che lavora in America dal 1994 e collabora con USMAC, una società che si occupa di aiutare le startup straniere che vogliono entrare nel mercato americano, accompagnandole nell’analisi del potenziale cliente e del possibile investitore, lavorando sia on site, sia da remoto, riducendo al minimo gli spostamenti e ottimizzando i contatti.
USMAC si occupa anche di attività di formazione e sta lavorando a un nuovo progetto di accelerazione di startup in partenza tra un anno, che potrebbe essere di nostro interesse. A differenza di quelli già esistenti questo programma non dura solamente 3 o 6 mesi ma prevede un accompagnamento più costante, di 18 o 24 mesi in modo tale da affiancarti durante tutto il periodo di analisi ed entrata nel mercato americano.
Ultima tappa della giornata è stata l’Exploratorium, un museo scientifico pieno di laboratori interattivi legati ai vari ambiti della scienza.
Anche questa un’esperienza veramente innovativa, che sul nostro territorio non avevo mai visto e che sarebbe da replicare!
[Nicholas Silvestri – Optical Wheelchair]