International Accelerator @ Plug and Play: l’esperienza di Xeo4 a metà percorso

Le prime sei settimane al’interno dell’International Accelerator di Plug and Play sono state decisamente impegnative, sotto tutti i punti di vista, lavorativo, emotivo, fisico.
Sono arrivato la domenica di Pasqua ed il giorno dopo è iniziato il programma. Per cui non ho avuto molto tempo per ambientarmi, sono stato catapultato immediatamente nelle attività.

Da un certo punto di vista un bene, l’attesa e le aspettative stavano prendendo il sopravvento.
La prima fase del programma è stata di studio, ricerca e preparazione esasperata del proprio progetto.
Abbiamo cominciato con 10 giorni di lezioni full time tenute da professionisti top della comunicazione, dell’economia, del marketing, della strategia. Tanto per farci entrare subito nel mindset della Valley.
Successivamente si è passati alla ricerca meticolosa della propria strategia, lo studio del mercato, dei competitor, di quanto possiamo offrire di diverso e di quanto valore possiamo generare.
E naturalmente la relativa preparazione di tutti gli strumenti necessari per poter approcciare il mercato (pitch, deck, P&L, go-to-market strategy).

La strategia è alla base di tutto, ma non c’è una regola precisa, ogni azienda, ogni progetto, deve trovare la propria strada. In questo aiuta parecchio il mentor che, passo dopo passo, porta l’idea iniziale verso un progetto sostenibile.
In questa fase ho sentito un po’ la mancanza confrontarmi con il mercato, ho parlato prevalentemente con il mio mentor, con le altre figure di riferimento all’interno dell’acceleratore e con i miei nuovi “colleghi” (sono più di 300 le aziende ospitate all’interno del Plug and Play).
Ma sono le regole del gioco. È fondamentale essere estremamente preparati e chiari nella presentazione e nella strategia, per essere credibili e non “bruciarsi”.

In questo il dialogo ed il confronto quotidiano con le persone che vivono all’interno del PnP sono state fondamentali.
Devo ammettere che il metodo che cercano di insegnarti qui, sembra essere davvero quello vincente: essere estremamente focalizzati, organizzati, determinati.
Che diciamo non essere propriamente lo standard in Italia.
Al momento sto vivendo questa memorabile esperienza e spero che il lavoro preparatorio svolto mi possa dare gli strumenti giusti per essere competitivo.

Un primo risultato (non da poco) l’ho già ottenuto: ho potuto lavorare per un mese full time sulla strategia dei prossimi anni. Credo, anzi sono certo, che senza questa opportunità, non avrei mai trovato il tempo di dedicarmi in maniera così profonda alla ricerca del percorso da seguire. E senza una chiara strategia, non c’è futuro.

[Massimiliano Cravedi – CEO Rilheva IIoT Platform by Xeo4]