MakeToCare 2018: i team vincitori in partenza per la Silicon Valley

MakeToCare 2018

Un dispositivo per misurare da remoto i livelli di glicemia delle persone diabetiche e una soluzione innovativa per curare le dorsopatie: con questi due progetti Fabrizio Casellato e Nicolò Vallana, Luca Fermi ed Edoardo Puce, giovani studenti dell’istituto Da Vinci-Belluzzi di Rimini stanno partendo per la Silicon Valley.  

Sono loro infatti i vincitori del contest MakeToCare, la competizione per progetti d’impresa,  promossa per il 3° anno consecutivo da Sanofi Genzyme in collaborazione con Maker Faire Rome e ASTER.

Li attende una settimana di full immersion con un programma dedicato e personalizzato fatto di incontri, workshop, visite ad incubatori, università e investitori.

Fabrizio Casellato, laureato in Informatica con specializzazione in Intelligenza Artificiale padre di una bambina affetta da diabete e presidente di DEEBEE Italia (Associazione di persone affette da diabete e loro familiari) ha ideato Yagi, un sistema informatico open che permette di visualizzare in tempo reale online e in remoto, i valori rilevati da un sensore glicemico.

La visione a distanza permette al medico, o a un familiare, di tracciare la glicemia anche da pc, smartphone o smartwatch. Quest’ultimo, ad esempio, inizierà a vibrare quando il bambino è in ipoglicemia. Permette, inoltre di creare statistiche sulla gestione della patologia da parte del paziente e di condividerle in tempo reale con il medico.

Fabrizio Casellato

Grazie a Yagi e Sanofi, ora posso volare verso questa nuova avventura.Cosa mi aspetto? Un’immersione sensoriale a 360° in un mondo denso di idee in costante nascita e evoluzione. Un “BANG” perpetrato 24/24” – ci dice Fabrizio alla vigilia della partenza – “Mi aspetto di sentirmi quasi come se ci fossi immerso fisicamente, investito dall’autostrada del mondo tecnologico, che da virtuale si fa carne. Non riesco a capire (è tutto troppo grande, immenso) se questo viaggio avrà impatti benefici sul progetto in sé, ma posso senza dubbio affermare che, se non su di lui, gli effetti saranno belli forti su di me: perché vivere e respirare la Mecca della tecnologia, ragazzi, effettua l’upgrade del firmware del cervello, chiunque tu sia…

Techno Back Brace, un dispositivo più funzionale del solito busto o corsetto ortopedico messo a punto dal  team di giovani riminesi, nasce in classe e in particolare a seguito di un incidente avuto da un loro compagno di scuola che ha subito danni alla colonna vertebrale.  

In Silicon Valley avranno l’opportunità di fare crescere il loro progetto e di confrontarsi con le opportunità offerte dal Mindset Program, il programma di formazione che aiuta i giovani imprenditori ad acquisire la mentalità imprenditoriale dell’ecosistema dell’innovazione più importante al mondo.

Il Team di Techno Back Brace

Entrerò in contatto con persone che occupano ruoli importanti, le quali conoscenze superano di gran lunga la mia, e dovrò esporre le mie idee e i miei progetti davanti a loro. Tutto ciò da un lato mi attira, dall’altro mi fa salire un leggero senso di ansia. Tuttavia non vedo l’ora di comprendere questo mondo sconosciuto, immergermi nella realtà delle grandi aziende delle quali si parla tutti i giorni, conoscere esperti del settore e trovare qualcuno che sappia darmi qualche dritta su come portare avanti lo sviluppo delle mie idee. Questo è ciò che mi aspetto dall’esperienza in Silicon Valley: le cose da fare e da vedere sono tante, non resta che preparare i bagagli e partire per questa fantastica esperienza”. (Luca Fermi)

Guardando i film, l’America mi è sempre sembrata il posto perfetto dove andare a vivere, un luogo dove i sogni sembrano facili da realizzare. Crescendo ho scoperto piano piano grandi realtà, fatte da grandi marchi che in un certo senso ci accompagnano durante la giornata, che mettono a disposizione molti servizi che ci facilitano la vita. Quello che mi aspetto da questo viaggio è trovare chi può ascoltare le mie idee e quelle dei miei compagni, i miei sogni e perché no, anche aiutare a realizzarli. Non posso negare di essere emozionato ed entusiasta del viaggio che andrò a fare con i miei compagni, ma di una cosa sono certo, riuscirò a portarmi a casa un nuovo bagaglio di esperienze”. (Edoardo Puce)

Si parte da un piccolo laboratorio e si arriva nella Silicon Valley. Certe opportunità bisogna coglierle al volo quindi il motto di questa avventura sarà Carpe Diem. Le aspettative sono enormi, ma sono sicuro che mi lascerò travolgere in pieno da questo viaggio. A questo punto non mi resta che riempire la valigia e svuotare la mente, così quando arriveremo potrò imparare più cose possibili. San Francisco HERE WE GO!” (Niccolò Vallana)