ECOSISTEMI DELL’INNOVAZIONE: ANDARE IN SILICON VALLEY, I PRIMI PASSI PER UNA STARTUP

Per farvi conoscere ancora meglio le attività che dal 2015 stiamo facendo in Silicon Valley e gli scambi avviati per l’Emilia-Romagna, Irene Mingozzi, di Lombardstreet (Menlo Park), e Sara D’Attorre,  vi propongono qualche riflessione sui temi più rilevanti del mondo startup e investimenti.

In questo secondo appuntamento parliamo di come può fare una startup italiana per approcciare la Silicon Valley.

 

Quali sono i primi passi da fare dunque?

 

1 – Analisi prima di partire: qual è il proprio obiettivo?

Il primo obiettivo di tutti dovrebbe essere quello di capire se la Silicon Valley è il posto giusto per il proprio progetto e per il proprio team.

Per il proprio progetto perché non è detto che questo sia il posto migliore per crescere velocemente (aziende biotech per esempio possono avere più interesse nella zona di Boston).

Per il proprio team perché non è semplice spostare il team a 9 ore di fuso orario da dove si trovano ora – o almeno il CEO.

È una scelta non solo aziendale, ma di vita.
Per approfondire questo tema è molto interessante questa intervista ad Augusto Marietti sulla sua esperienza da founder italiano a San Francisco.

 

2 – Aspettative chiare

Il primo viaggio non è per fare fundraising o per chiudere partnership: è per iniziare a conoscere il contesto. 

È importante che questo sia chiaro per non avere aspettative che difficilmente verranno realizzate concretamente. 

 

3 – Prepararsi bene in anticipo

Culturalmente negli Stati Uniti ci si prepara molto bene in anticipo per ogni tipo di situazione, non si improvvisa. Ed è questo che ci si aspetta dal proprio interlocutore: che sia preparato, che abbia studiato, che abbia fatto i cosiddetti “compiti a casa”.

Questo significa essere aggiornati e informati sulla Silicon Valley e le sue custom and practice (due fonti utili sono il Silicon Valley Dojo e la Startup School di Y Combinator), conoscere il proprio settore e come si sta sviluppando in questo contesto in particolare, sapere chi sono i propri competitor e chi sono i VC che investono nel proprio campo.

 

4 – Network: mappare chi sul proprio territorio ha connessioni con la Silicon Valley

Prima di partire è anche fondamentale mappare il proprio territorio alla ricerca delle realtà che hanno connessioni già attive con la Silicon Valley, in modo da fare leva sul loro network e sulla loro esperienza. Ovviamente in Emilia-Romagna c’è Art-er che ha il presidio attivo a San Francisco dal 2015.

Ma ci sono anche diverse startup sul territorio che hanno HQ in Silicon Valley, come Evensi o Scoutit, e numerose grandi aziende che hanno un branch in Silicon Valley, come Marposs o Energica Motor Company.

Conoscere la Silicon Valley tramite il loro filtro è importante per impostare già da casa il proprio network.

 

5 – Iniziare a costruire il proprio network

Almeno un mese prima di prendere l’aereo cercate di identificare chi vorreste incontrare e come arrivarci tramite le connessioni che già avete.

Il vostro network è ciò su cui si baserà il vostro successo o meno in Silicon Valley, quindi preparatevi bene e curatelo con attenzione.

Il network in Silicon Valley è la valuta principale di tutto.

 

6 – Partire!

Senza aspettare troppo o caricare troppo di aspettative questo primo approccio. Non ha senso prepararsi per due anni per poi scoprire che non era il posto adatto per voi o per la vostra azienda.

Obiettivo del primo viaggio: capire se la Silicon Valley è un fit e iniziare a costruire il proprio network.

Guarda il video per saperne di più!