Terza giornata di Mindset Program: parola d’ordine “reciprocità”
Marco Solieri – Minerva Systems
Un mercoledì mattina tecnico, quello nostro in Silicon Valley al terzo giorno del programma Mindset, che ha illuminato il percorso del giovane startupper a caccia di capitali.
Apre David Emerson, che opera da più di vent’anni professionalmente per stimolare la crescita delle imprese e, più di recente, per accorciare il divario tra investitori e startup — advisor per i primi, mentor per le seconde. Prima completa il suo intervento di lunedì pomeriggio a proposito delle valutazioni aziendali: non solo una descrizione delle prassi più comuni, ma anche un accenno ai più comuni rischi derivanti dalle sopravvalutazioni e dalle condizioni più aggressive che possono talvolta essere richieste dagli investitori.
La sua dovizia tecnica nella presentazione è corredata da una pratica simulazione con foglio di calcolo alla mano. Successivamente descrive le principali differenze che distinguono i due più famosi tipi di investitori: i venture capitalist e i business angel. Uniti dall’obiettivo di profitto, sono divisi nelle modalità e orizzonti di investimento. L’enciclopedica esaustività di David e il suo rassicurante tono paterno sono ormai noti e apprezzati da tutto il gruppo.
Nella seconda parte della mattinata ascoltiamo Tim Wagner, ex manager presso Accenture Ventures, il ramo d’investimento del colosso statunitense delle consulenze, ora docente a contratto ad Harvard e fondatore di una startup ancora anonima.
Ci racconta strutture, ruoli e processi di funzionamento delle grandi corporate e dei loro investitori: i cosiddetti corporate venture capitalist. In ogni situazione Tim va oltre la disamina e l’avvertimento delle difficoltà che qualcuno di noi ha già sofferto sulla pelle della sua azienda. Con la naturalezza di un maestro zen, forse eredità dei suoi studi di lingue e culture dell’estremo oriente, ci fa percepire le dinamiche nei processi decisionali delle grandi aziende. Pur talvolta difficili da individuare, queste sono fondamentali per la costruzione di una tattica, sia essa di vendita o di raccolta fondi, che consenta di disinnescarle, aggirarle o, addirittura, sfruttarle per il fine d’impresa.
Il filo rosso che unisce la riflessione della mattina con David e Tim conduce ad una verità da un lato rivelatoria, dall’altro banale. Che il segreto per trovare e far crescere una proficua relazione con un investitore, sia esso un capitalista di ventura, un angelo o un corporate VC, è sempre stato qui, sotto gli occhi di tutti noi.
È la stessa anima del commercio, è la reciprocità.
Elena Moglia – MyLime
Dopo uno spicy lunch nella Sales Force Tower siamo ritornati nel coworking di Galvanize. Ci aspettava una sessione con Danny Maco e Paul Kallmes. Sia Danny che Paul sono investitori e veterani nel mondo delle startup.
Ogni startup ha esposto il proprio pitch approfondendo la “Go to market strategy” ad entrambi e al gruppo. Interessanti i feedback dati e lo scambio che vi é stato, di certo contribuiranno ad aumentare le chance di successo dell’ incontro di venerdì “Investor Pitch Event”.
Nel pomeriggio abbiamo avuto il piacere di conoscere Paolo Privitera, ex CEO e co-fondatore di Evensi, il più grande network mondiale di scoperta e promozione di eventi.
Paolo è sicuramente un imprenditore e stratega globale con una passione per l’innovazione e la crescita, infatti ha fondato la sua prima società Internet nel 1994 all’età di 16 anni.
Grazie alla sua esperienza e capacità di rialzarsi in ogni momento della sua vita ci ha insegnato a non demordere nel perseguimento dei nostri sogni, la resilienza sicuramente è la sua migliore risorsa.
Il Mindset Program é anche questo: capire che in una storia imprenditoriale si deve essere pronti ad affrontare qualsiasi situazione che ci riserva la vita. D’altronde: fare impresa è un’impresa.